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Cile

Latinoamerica nel Cuore

Il Cile (in spagnolo: Chile) è un paese situato nell'estremo sudovest del continente americano. Il suo nome ufficiale è Repubblica del Cile (República de Chile) con capitale, Santiago del Cile.

Si estende su un lungo e stretto lembo di terra tra l'Oceano Pacifico e la Cordigliera delle Ande, con una superficie totale di 755.838,7 km², comprensiva di territori insulari nell'Oceano Pacifico delle Isole Juan Fernández, Sala y Gómez, Isole Desventuradas e l'Isola di Pasqua. Il Cile reclama inoltre la sovranità anche su una zona dell'Antartide denominata, Territorio Cileno Antartico. Per questo motivo il Cile si considera il "Paese dei tre continenti".

I suoi 17.113.688 di abitanti dispongono un indice di sviluppo umano, percentuale di globalizzazione, PIL procapite, livello di crescita economica e qualità della vita tra i più elevati dell'America Latina assieme all'Argentina, all'Uruguay, al Messico e al Brasile. Dal 7 maggio 2010 il Cile fa parte dell'OCSE.
Vi sono diverse teorie sull'origine del nome Chile. Secondo una di queste, descritta dal cronista del XVIII secolo Diego de Rosales, il termine deriva dal nome di uno dei capotribù (cacique) chiamato "Tili" che governava la valle dell'Aconcagua fino alla conquista da parte degli Incas Un'altra teoria punta sulla somiglianza tra la valle dell'Aconcagua e la valle di Casma in Perù, nella quale si trovava una città e una vallata chiamate Chili.
.Altre teorie sostengono che il nome Chile derivi dal termine Mapuche chilli, che significa "dove finisce la terra"oppure dal termine Quechua chin, "freddo". I primi spagnoli sentirono il nome dagli Incas e dai pochi sopravvissuti della prima spedizione in Perù di Diego de Almagro (1535-36) che si definivano "uomini di Chilli".

L'abate Molina nel suo Compendio de la historia geográfica, natural y civil del reino de Chile fa risalire il termine alla parola mapuche chi o trih con cui veniva definito un uccello con una macchia rossa sulle ali.


Storia

Diversi studi collocano l'epoca del popolamento dell'attuale territorio cileno a circa 10.500 anni a.C. Il Cile preispanico era popolato da una varietà di culture indigene che si stanziarono in bande longitudinali, incrociando anche le Ande ed arrivando a territori attualmente argentini nell'Atlantico. Nella zona del nord del Paese i gruppi amerindi Aymara, Atacameña e Diaguita stabilirono culture fortemente agricole da parte dell'impero Inca che, dal secolo XV°, dominò una grande parte del territorio attuale del Cile, fino al fiume Maule. Al sud del fiume Aconcagua si stabilirono le varie comunità seminomadi degli amerindi mapuche, la principale etnia indigena del Paese. Nei canali australi, infine, hanno abitato diversi gruppi indigeni come gli amerindi Chono, Yámana, Alacalufe ed Ona. Nell'Isola di Pasqua si sviluppò un'avanzata e misteriosa cultura polinesica, praticamente estinta oggi.
La conquista[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1520, Ferdinando Magellano fu il primo esploratore europeo a visitare il territorio cileno percorrendo lo stretto che porta il suo nome. Ma fu soltanto nel 1535 che i conquistatori spagnoli provarono a conquistare le terre della "valle del Cile" dopo aver sconfitto l'impero Inca. La prima spedizione, condotta da Diego de Almagro, non ebbe i risultati voluti, seguì il tentativo di conquista guidato da Pedro de Valdivia. Lungo il suo cammino verso sud, ed attraversando il deserto di Atacama, Valdivia fondò una serie di centri abitati, il primo ed il più importante, il 12 febbraio del 1541, fu la città di Santiago della Nuova Estremadura.
Pedro de Valdivia
Successivamente Valdivia iniziò una campagna militare diretta verso i territori più meridionali dove erano insediate le tribù mapuche, dando così inizio alla guerra di Arauco, che Alonso de Ercilla riportò magistralmente nella sua opera La Araucana (1576). Le battaglie si protrassero per circa tre secoli, intervallate da numerosi periodi di pace, grazie alla realizzazione di "Parlamenti" come quello di Quilín nel 1641, che avrebbe stabilito un limite tra il governo coloniale e le tribù indigene lungo il fiume Bío bío, dando nome alla zona conosciuta ancora oggi come La Frontiera.
Un discorso a parte merita il tentativo effettuato da Pedro Sarmiento de Gamboa, a partire dal 1581, di colonizzare i territori al nord dello Stretto di Magellano, fondando le città Nombre de Jesus situata alla bocca occidentale dello Stretto, e quella Rey Don Felipe alle prossimità dell'attuale Fuerte Bulnes, a circa 60 km a sud di Punta Arenas. Il tentativo fallì miseramente con la morte di tutti i coloni, meno Tomé Hernandez, che, al passare del corsaro inglese Cavendish decise di salire a bordo e di raccontare l'esito della spedizione in un suo scritto.
La Capitanía General de Chile, chiamata anche il Regno del Cile, fu una delle colonie più australi dell'Impero Spagnolo. A causa della sua lontana posizione dai grandi centri e dalle strade commerciali imperiali, ed a causa del conflitto con i mapuche, il Cile fu una provincia povera, appartenente al Vicereame del Perù e la cui economia era praticamente destinata per sostenere i pochi abitanti del territorio.
L'indipendenza
Nel 1810, iniziò, con la costituzione della prima assemblea di governo, il processo di autodeterminazione dalla nazione, e un periodo chiamato, Patria Vecchia, che durò fino al 1814, anno della cosiddetta "Catastrofe di Rancagua", quando le truppe reali spagnole riconquistarono il territorio. Le truppe indipendentiste, profughe a Mendoza, formarono un battaglione con i soldati argentini l'Esercito delle Ande guidato da José de San Martín che liberò il Cile dopo la battaglia di Chacabuco, il 12 febbraio del 1817. L'anno successivo il governo del "Direttore Supremo" Bernardo O'Higgins Riquelme dichiarò l'indipendenza del Cile.
Bernardo O'Higgins
O'Higgins inaugurò un periodo di riforme, lasciando comunque insoddisfatta una grande parte dell'opinione pubblica, provocando, nel 1823, la sua abdicazione. Durante i 10 anni successivi, il Cile avviò una serie di politiche per costruire un nuovo Stato. Dopo una serie di fallimenti, la vittoria conservatrice nella Rivoluzione del 1829 diede inizio ad un periodo di stabilità: il nuovo regime si chiamò Repubblica Conservatrice ed ebbe come primo ministro Diego Portales che, grazie alla Costituzione del 1833, riuscì a costruire le basi politico-amministrative del Cile del XIX° secolo.

Il territorio del Cile continentale si colloca su una lunga striscia di terra situata fra l'Oceano Pacifico e la Cordigliera delle Ande che si estende per circa 4.200 km con una larghezza media di circa 200 km, la larghezza massima, 445 km, è in corrispondenza dello stretto di Magellano (52° 21' S), sul cui imbocco orientale raggiunge l'Oceano Atlantico, mentre quella minima è pari a 90 km ai 31° 37' S[20]. Il territorio cileno si estende tra i 17° 30' S ed i 56° 30' S di latitudine.

Il Cile è situato in un'area compresa nella cintura di fuoco e ad elevato rischio sismico a causa dei movimenti di subduzione della placca di Nazca contro la placca sudamericana. Alla fine del paleozoico il territorio dell'attuale Cile era una depressione marina che iniziò a sollevarsi verso la fine del mesozoico a causa dello scontro fra la placca di Nazca e quella sudamericana, scontro dal quale originò la cordigliera delle Ande. I successivi movimenti di assestamento e di erosione hanno dato ai rilievi la forma attuale.

Fanno parte del Cile alcuni territori insulari nell'Oceano Pacifico, come l'Isola di Pasqua e le Isole Juan Fernández, avanza inoltre rivendicazioni per una zona dell'Antartide.



A causa della sua estensione il Cile continentale, da un punto di vista geografico, viene solitamente suddiviso in cinque regioni geografiche:
  • l'estremo settentrione, chiamato Norte Grande
  • il centro-settentrione, chiamato Norte Chico
  • la zona centrale, chiamata Zona central
  • l'area meridionale, chiamata Zona sur
  • l'estremo meridione, chiamato Zona austral



L'estremo settentrione del paese, chiamato in spagnolo Norte Grande (Grande Nord) si estende dal confine con il Perù fino ai 27° di latitudine, all'altezza circa del corso del fiume Copiapó; questa parte del paese è caratterizzata dall'estrema aridità, qui si trova il deserto di Atacama, una delle zone più aride del pianeta, gli scenari naturali sono estremamente vari e spettacolari, ricchi di colline e rilievi dai colori vari e cangianti a causa della loro diversa composizione minerale.




La Valle della Luna
All'estremo settentrionale si eleva a picco dalla costa raggiungendo altitudini oltre i 4.000 m s.l.m. la cordigliera Domeyko parallela alla costa e alle Ande. La topografia varia della costa genera delle aree con microclimi particolari, i rilievi intrappolano le nebbie che si sollevano dalle acque fredde dell'oceano e l'umidità si condensa sulle foglie della vegetazione. Oltre i rilievi costieri si trova un vasto altopiano con colline ondulate, che comprende le aride aree desertiche limitate ad est dalla cordigliera delle Ande. Al limitare dei deserti vi sono talvolta falde acquifere sotterranee che hanno permesso la crescita di foreste composte da Prosopis tamarugo, una pianta spinosa tipica dell'area che raggiunge i 25 m di altezza. Gran parte delle foreste sono state abbattute per ricavare combustibile per le numerose fonderie costruite fin dall'epoca coloniale, e per sfruttare gli abbondanti giacimenti di rame, argento e nitrato trovati in quest'area, l'abbattimento delle foreste ha reso la zona ancora più arida.




La miniera di Chuquicamata
Le abbondanti precipitazioni dei mesi estivi provocano la formazioni di laghi salmastri che ospitano numerose specie di uccelli, compreso il fenicottero cileno. I corsi d'acqua sono per lo più brevi, nel loro corso discendente dalle Ande e talvolta formano delle oasi, sprofondano in banchi di sabbia o acquitrini, spesso a regime endoreico. Alcuni fiumi raggiungono l'Oceano Pacifico, fra questi il fiume Loa che presenta un caratteristico percorso a U ed è il principale fiume del paese. I fiumi formano strette vallate nelle quali abbonda la vegetazione creando un forte contrasto con le aride colline circostanti. Le strade, solitamente, sono costruite nelle parti più aride per permettere un maggior sfruttamento agricolo delle aree irrigate. La ricchezza principale della regione tuttavia sono le risorse minerarie. In questa parte del paese si trova la miniera di Chuquicamata, la più grande miniera di rame a cielo aperto del mondo. A partire dagli anni settanta si è avuto, nei porti principali della regione come quello di Iquique e Antofagasta, uno sviluppo dell'industria legata alla pesca.

Il Norte Grande è delimitato a est da una porzione della cordigliera delle Ande geologicamente relativamente recente con la presenza di alcuni stratovulcani e che si eleva dal confine settentrionale fino a raggiungere i 6.880 m s.l.m. con il vulcano Ojos del Salado situato appena a sud del 27º parallelo all'altezza della città di Copiapó[21]. In una delle miniere scavate presso questa città si è avuto nel 2010 un grave incidente con 33 minatori salvati dopo mesi.

Le temperature medie nell'area costiera, dove vive la maggioranza della popolazione di questa regione, sono tra i 20,5 °C nei mesi estivi e 14 °C in inverno.

Il valle del fiume Elqui
L'area chiamata Norte Chico (Piccolo Nord) si estende dal fiume Copiapó fino ai 32° di latitudine, appena a nord di Santiago del Cile. La regione è semiarida, le precipitazioni mensili dei soli quattro mesi invernali sono di circa 25 mm e sono scarsissime nei mesi rimanenti. La temperatura media estiva a livello del mare è di 18.5 °C, quella invernale è pari a 12 °C. Le piogge invernali e lo scioglimento delle nevi andine danno origine a fiumi con portata molto variabile durante l'anno, le profonde vallate trasversali scavate dai loro corsi offrono spazi per l'allevamento del bestiame e per le coltivazioni di frutta, attività in grande sviluppo a partire dalla metà degli anni settanta. Questa è inoltre l'area di produzione della quasi totalità del pisco cileno.

Il cerro Incahuasi
Così come nel Norte Grande anche le aree costiere di questa regione hanno un microclima particolare, anche qui l'umidità proveniente dall'oceano viene intrappolata nelle scarpate della costa originando tratti di foresta pluviale. Le vallate trasversali permettono all'umidità della costa di penetrare nell'interno mitigando il clima arido della regione. I rilievi dell'interno sono ricoperti di arbusti e cactus.

Il territorio della regione è prevalentemente montuoso e solcato da profonde valli trasversali che si estendono dalle Ande all'oceano, alcune aree della regione hanno un clima molto secco, l'assenza di umidità e di nuvole rende queste zone ideali per la costruzione di osservatori astronomici, in questa regione si trovano il Cerro Tololo Inter-American Observatory e l'osservatorio di La Silla.

Nelle Ande del Norte Chico si trovano alcune fra le principali vette del paese, l'Ojos del Salado, il Tres Cruces e il Incahuasi.

La parte centrale del Cile (chiamata Zona central) ospita la maggior parte della popolazione del paese e comprende tre delle principali aree urbane, Santiago, Valparaíso e Concepción. Si estende dal 32° S fino ai 37° S di latitudine, il territorio è caratterizzato dalla presenza di due catene montuose, la Cordillera de la Costa parallela alla costa e la cordigliera delle Ande, fra le due catene si trova un'ampia vallata chiamata Depresión Intermedia oppure Valle Longitudinal. Il clima è di tipo mediterraneo, le precipitazioni aumentano spostandosi verso sud. Nell'area di Santiago le temperature medie sono pari a 19.5 °C nei mesi estivi di gennaio e febbraio e scendono a 7.5 °C nei mesi di giugno e luglio. Le precipitazioni medie mensili sono di circa 69,7 mm nei mesi invernali mentre sono inconsistenti in estate. .

Nell'area di Concepción le temperature medie estive sono lievemente inferiori (17.6 °C), sono però superiori quelle invernali (9.3 °C), le precipitazioni sono più abbondanti, in estate la media mensile è di 20 mm e in giugno e luglio raggiunge i 253 mm al mese. I numerosi corsi d'acqua aumentano notevolmente la loro portata in seguito alle piogge invernali e allo scioglimento delle nevi. Le abbondanti precipitazioni nevose sulle Ande e le temperature relativamente miti dell'inverno creano delle eccellenti condizioni per lo sci alpino.

Fra le due catene montuose si trova la cosiddetta valle centrale, un'area adatta allo sfruttamento agricolo soprattutto nella parte più settentrionale. Nelle zone a nord e a sud di Santiago viene coltivata la frutta e la vite dalla quale vengono ricavati i sempre più diffusi vini cileni. L'esportazione di frutta è drasticamente aumentata dalla seconda metà degli anni settanta, quando i coltivatori cileni hanno iniziato a esportare frutta nell'emisfero settentrionale, sfruttando il fatto di essere nella stagione opposta la frutta che viene esportata come primizia. I trasporti di mele, pesche e uva vengono, invece, effettuati tramite navi frigorifero, mentre, i frutti di bosco vengono trasportati per via area.

Il vulcano Osorno e le rive del lago Llanquihue
Benché vi siano diversi laghi anche nella zona costiera e nella regione andina del Cile centrale, la Zona sur può essere definita la zona lacustre del paese. Si estende da sotto il corso del fiume Bío-Bío a circa 37º fino a sud dell'isola di Chiloé alla latitudine di circa 43.4º S. In questa regione la vallata tra la cordigliera delle Ande e la cordigliera della costa ha un'altitudine inferiore rispetto alla Zona central, e i numerosi fiumi che discendono dai rilievi andini tendono ad avere una portata maggiore, alcuni, soprattutto il fiume Calle-Calle che scorre nei pressi della città di Valdivia sono, per brevi tratti, navigabili. L'estremo meridionale della depressione centrale termina nell'Oceano Pacifico formando il golfo di Ancud delimitato ad ovest dall'isola di Chiloé, ultima propaggine della Cordillera de la Costa.
Questa regione è una delle più piovose del pianeta, in particolare la città di Valdivia ha precipitazioni annue pari a 2.535,4 mm. I mesi estivi (gennaio e febbraio) sono i meno piovosi con una media mensile di 60/70 mm, i mesi invernali (giugno e luglio) hanno una media mensile di 410,6 mm. Le temperature sono relativamente miti, a Valdivia la media estiva e pari a 16,7º e quella invernale è di 7,9º.

I laghi della regione, dalle limpide acque blu e turchesi, si presentano davanti allo sfondo delle vette innevate delle Ande creando un contrasto estremamente piacevole, i fiumi che scendono dalle Ande scorrono sulle rocce vulcaniche e formano numerose cascate, la vegetazione, ricca di felci è lussureggiante, vi sono diverse foreste originarie e in primavera abbondano le fioriture di fiori selvatici. I pascoli nella parte settentrionale, intorno al vulcano Osorno, sono sfruttati per l'allevamento di bovini, vi si producono latte, formaggi e burro. Nella zona cresce ogni tipo di bacca, i frutti di bosco vengono esportati e nelle acque dei fiumi vengono allevati trote e salmoni. Rilevante anche lo sfruttamento del legname. Nei mesi estivi la regione è visitata da molti turisti soprattutto cileni e argentini.

Numerose specie endemiche sono state decimate o delimitate nelle poche aree selvagge scampate all'invasione dell'uomo. È il caso dello huemul, una specie di cervo e del condor cileno, il più grande degli uccelli di questa famiglia, entrambi gli animali sono rappresentati sullo stemma del paese. Gli ultimi puma cileni, più grandi dei loro cugini californiani e decimati dagli allevatori di pecore e capre, vivono nei parchi nazionali di questa regione.

La parte settentrionale della regione presenta abbondanti precipitazioni.le precipitazioni annue sono pari a 2.973,3 mm distribuite in maniera equilibrata lungo tutto l'anno, nei mesi estivi le temperature medie sono di circa 13,6 °C mentre nei mesi invernali sono di 4,7 °C. Nonostante il clima dell'area sia prevalentemente freddo e umido la presenza di fiordi, montagne innevate e isole di ogni forma e foggia offre panorami spettacolari, la vegetazione è abbondante con numerose foreste.

La parte meridionale della regione comprende Punta Arenas, la città più meridionale del pianeta. Le precipitazioni sono inferiori rispetto alle latitudini superiori, il totale annuo è di 438.5 mm distribuiti lungo l'anno, le precipitazioni nei mesi invernali sono a carattere nevoso. Le temperature sono più rigide che nel resto del paese, in estate la media è pari a 11,1 °C per scendere a 2,5º in inverno il clima è ulteriormente irrigidito dal vento pressoché costante proveniente dall'Oceano Pacifico meridionale.

La regione australe abbonda di pascoli utilizzati per l'allevamento delle pecore, le altre attività economiche sono l'estrazione del petrolio e di gas naturale nell'area dello Stretto di Magellano che rappresenta uno dei corridoi di navigazione più importanti del pianeta in quanto permette di evitare le acque insidiose del Capo Horn. La navigazione nello stretto di Magellano richiede comunque la presenza a bordo di piloti cileni.

Rientrano nella sovranità cilena diverse isole che costituiscono quello che localmente viene chiamato Chile Insular in contrapposizione al Chile continental:
L'isola di Pasqua, chiamata Rapa Nui, che insieme all'isola disabitata di Sala y Gómez costituisce la provincia dell'isola di Pasqua (regione di Valparaíso), le due isole sono situate nell'estremo orientale della Polinesia, entrambe sono state incorporate al territorio cileno nel 1888.
le isole Juan Fernández
le isole disabitate di San Ambrosio e San Felix, chiamate anche Islas Desventuradas (Isole Desventuradas).

Cile. Densità di popolazione per comune, secondo censimento 2002
Il Cile è attraversato da diversi corsi d'acqua che, generalmente, discendono dalla Cordigliera delle Ande dirigendosi verso l'Oceano Pacifico. A causa della caratteristica conformazione del territorio la maggior parte dei corsi d'acqua sono piuttosto corti e con una portata scarsa. Da un punto di vista economico, pur essendo inadatti per la navigazione presentano un elevato potenziale di sfruttamento idroelettrico.

Nella regione del Norte Grande, ad eccezione di alcuni torrenti con regime endoreico e del fiume Loa non esistono fiumi rilevanti. Il Loa è il più lungo fiume cileno (443 km) e ha il più ampio bacino idrografico del paese, circa 34.000 km². Nella zona dell'altopiano vi sono alcuni brevi corsi d'acqua che confluiscono nel lago Chungará, situato ad un'altitudine di 4.500 m s.l.m., in quest'area si incontrano anche i fiumi Lauca e Lluta, entrambi attraversano anche la Bolivia e non superano i 100 km di lunghezza.

Il numero di corsi d'acqua aumenta nel Norte Chico dove i fiumi scorrono in vallate densamente coltivate. Tra di essi spicca il fiume Elqui (170 km) e l'Aconcagua (142 km), il Maipo (250 km) e il suo affluente Maule (240 km). I fiumi sono alimentati dallo scioglimento delle nevi delle Ande e dalle piogge nei mesi invernali. Nella zona non vi sono laghi di grandi dimensioni ad eccezione del bacino artificiale del lago Rapel, del lago Colbún, la Laguna del Maule e la Laguna de La Laja.

Più a sud il fiume Bío Bío, che, nel suo corso dalle Ande all'Oceano attraversa l'omonima regione, alimentando, lungo i 380 km del suo percorso, numerose centrali idroelettriche. Altri fiumi importanti dell'area sono l'Imperial e il fiume Toltén, che nascono dal lago Villarrica. Quest'ultimo è il principale degli svariati laghi situati nella regione dell'Araucanía e nella regione di Los Lagos. Fra i laghi più importanti vi sono quelli compresi nel cosiddetto sistema de los Siete Lagos ovvero il lago Ranco, il lago Puyehue, il lago Rupanco, il lago Todos los Santos e il lago Llanquihue, il secondo lago più grande del paese.

Nell'estremo meridione del Cile i corsi d'acqua sono brevi ma con una portata maggiore che nel resto del paese, tra di essi vi sono il fiume Futaleufú, il Palena, il Baker e il Pascua. Quasi tutti i laghi, ad eccezione del lago Presidente Ríos nella penisola di Taitao e della Laguna de San Rafael, sono situati al confine tra Cile e Argentina. Fra questi vi è il lago General Carrera, che con i suoi 970 km² compresi nel territorio cileno è il più grande lago del paese. Altri laghi rilevanti sono il lago Cochrane, il lago O'Higgins e il lago Fagnano nella Terra del Fuoco.

Clima
La grande lunghezza del Cile determina notevoli differenze climatiche tra le varie regioni del nord, del centro e del sud del paese. Le regioni del nord del Cile, quasi interamente desertiche, sono tra le più aride del mondo. Nelle regioni centrali invece le temperature sono di tipo mediterraneo, con estati fresche e inverni miti. Infine le regioni del sud sono caratterizzate dalla grande piovosità, dal freddo intenso e dai forti venti, in particolar modo nelle zone della Patagonia cilena.


Religione
Questa voce riporta le principali statistiche sulla pratica religiosa in Cile. Secondo l'ultimo censimento, 7.853.428 dei cileni con più di 14 anni sono cattolici (equivalente a 69.96%) (2005=62,8% [1]). Il 15.14% dei cileni si è dichiarato protestante,0.92% mormone e un 0.13% ebreo. L'8.3% del paese si è dichiarato non-credente o agnostico, mentre 5.47% hanno indicato altre religioni.[1] Anche se la fede cattolica rimane la religione dominante nel paese ed ha grande influenza nella società, questa influenza è andata declinando negli anni scorsi.

La Chiesa cattolica è separata dallo Stato fin dal 1925, anno in cui il presidente Arturo Alessandri e l'arcivescovo Crescente Errázuriz giunsero ad un accordo per proporre la separazione delle due istituzioni nella Costituzione e permettendo la libertà di culto.

L'ecumenismo è diffuso nel paese da decenni. Nel 1970 sulla base di sollecitazioni da parte del cardinale Silva Henríquez vennero modificate alcune parti del rito del Te Deum del 18 settembre trasformandolo in una cerimonia non solo cattolica ma aperta a tutte le altre confessioni cristiane, con la partecipazione anche di rappresentanti del mondo ebraico, islamico e massonico.

Tuttavia durante il regime fascista-militare del generale Augusto Pinochet le confessioni cristiane non cattoliche si riunirono in un comitato per la pace e per la difesa dei diritti umani. Negli ultimi anni forte è la crescita dei fedeli della Chiesa Evangelica e delle altre fedi religiose nonostante il calo dei fedeli cattolici a favore della altre confessioni cristiane la Chiesa cattolica è ancora influente nella società del paese.

Il numero dei credenti in Dio nel paese è pari al 96% il che lo rende come uno dei paesi più religiosi del mondo e di conseguenza la percentuale di atei e agnostici in realtà non è di per sé costituita da non credenti ma prevalentemente da persone che non praticano affatto la propria fede[2].



Lingue
La lingua spagnola in Cile, o più semplicemente lo spagnolo cileno, è una varietà della lingua castigliana ampiamente e reciprocamente comprensibile rispetto allo spagnolo "standard", da cui tuttavia si distingue sia per la pronuncia che per la grammatica e il lessico. Le differenze sono più evidenti nel linguaggio popolare e informale, mentre nello scritto e nel parlato "ufficiale" (linguaggio legale, amministrativo, discorsi pubblici in genere e simili) tendono ad attenuarsi.

Anche se non riconosciuta come tale, è di fatto la lingua ufficiale del Cile ed è parlata dalla quasi totalità dei cileni. In realtà la sua diffusione non è uniforme in tutto il paese dove, al nord, prevale il dialetto andino e, a sud (arcipelago di Chiloé), quello chilote, mentre lungo il confine argentino (in particolare nella regione di Cuyo e, in misura minore, in Patagonia) si registrano influenze vicendevoli con il rioplatense.


Politica
Questa voce descrive il sistema politico del Cile. La Repubblica del Cile è uno Stato unitario democratico e di carattere presidenzialista, costituito da diverse istituzioni autonome che si inseriscono in uno schema costituzionale che determina le funzioni e le competenze degli organi che compongono lo Stato Cileno secondo il principio della separazione dei poteri.

La costituzione
L'attuale costituzione è stata predisposta dal regime militare di Augusto Pinochet ed è stata approvata da un referendum l'11 settembre 1980. L'impianto fu del docente di diritto costituzionale all'Università de Chile, Jaime Guzmán che previde il sistema della "democrazia protetta". Nelle norme transitorie vi era il ritorno alle elezioni o la riconferma di Pinochet alla presidenza, che sarebbe stato deciso con un plebiscito nel 1988, che in ogni caso avrebbe mantenuto la carica di comandante in capo delle Forze armate del Cile democratico.

È entrata in vigore nel marzo 1981. Ha subito diverse riforme costituzionali, sottoposte a referendum, tra le quali una semplificazione del meccanismo di modifica. Nel 2005, sono state approvate diverse modifiche, che ha eliminato alcune delle rimanenti parti non democratiche del testo, come ad esempio l'esistenza di senatori non eletti (senatori di nomina, o senatori a vita) e l'impossibilità per il presidente della Repubblica di rimuovere il Comandante in Capo delle Forze armate cilene. Tuttavia, le misure anti-terrorismo previste nel testo del 1980 sono rimaste in vigore.

Potere esecutivo
Il potere esecutivo, formato da governo ed amministrazione pubblica è attribuito al Presidente della Repubblica che è anche capo del governo. Dal mese di marzo del 2014 tale incarico è ricoperto da Michelle Bachelet, esponente di spicco del Partito Socialista Cileno, e parte integrante della coalizione di centrosinistra Concertazione dei Partiti per la Democrazia. Secondo la costituzione il mandato presidenziale è esteso per quattro anni senza possibilità di rielezione immediata.

Il presidente designa i ministri di stato del Cile e gli intendenti, ossia i governatori delle Regioni del Cile. I dirigenti delle Province del Cile sono sempre nominati dal Presidente in carica. In caso di guerra è il comandante supremo delle forze armate.

È eletto ogni 4 anni e non è subito ricandidabile. Precedentemente alla costituzione del 1980 era eletto per 6 anni e a turno unico. Se non raggiungeva la maggioranza assoluta era rimesso alla ratifica dell'Assemblea nazionale. Oggi vi è il ballottaggio tra i due candidati più votati.

I sindaci dei comuni invece sono eletti direttamente dall'elettorato assieme ai consiglieri municipali che hanno il compito di guidare l'amministrazione comunale.

Il Potere legislativo è attribuito sia al presidente della Repubblica, per i decreti presidenziali del governo, e al Congresso Nazionale di carattere bicamerale per l'approvazione delle leggi. Il Congresso è costituido da:
Senato, composto da 38 membri eletti per votazione popolare ed in carica per 8 anni con possibilità di rielezione nella propria circoscrizione, in ognuna delle quali di eleggono due senatori. Ogni 4 anni si rinnova la metà dei seggi in occasione delle elezioni parlamentari.
Camera dei Deputati, composta da 120 membri eletti tramite votazione popolare per un periodo di 4 anni e con possibilità di rielezione immediatanelle rispettive circoscrizioni in occasione delle elezioni parlamentari dove si eleggono la totalità dei membri della Camera.

Per le elezioni del Parlamento è previsto il sistema binominale che permette alle maggiori coalizioni (la Concertación (centosinistra) e l'Alianza por Chile (destra))di ottenere la quasi totalità dei seggi a disposizione mentre alle altre forze politiche rimangono pochi seggi.

Potere giudiziario

Il Potere giudiziario è costituito dai tribunali autonomi ed indipendenti e la Corte Suprema rappresenta l'istituzione più importante e di riferimento per tale potere. Esiste anche il Pubblico ministero autonomo e gerarchizzato.

Il "Tribunale Costituzionale" è un'istituzione autonoma ed indipendente ed ha il compito di verificare la costituzionalità delle leggi approvate dal Parlamento e dai decreti approvati dal governo.

Il "Tribunale Supremo Elettorale", (con sezioni regionali), ha il compito di verificare la regolarità delle elezioni che si svolgono, sia a livello nazionale che locale.

La Contralorìa

La "Contraloría General de la República" (come la Corte dei Conti italiana), ha il compito di verificare la legalità dei conti pubblici, della gestione finanziaria e degli atti compiuti dalla Pubblica Amministrazione, comprese le attività dei fondi pubblici. È guidata dal Contralor general, nominato dal presidente della Repubblica, che dura in carica otto anni.

Autonomie locali

Dal punto di vista delle divisioni territoriali, il Cile è diviso in regioni, province e comuni. Le Regioni dal 2007 sono 15, ciascuna guidata dall'Intendente regional nominato dal presidente della repubblica, e dal consiglio regionale.

In ogni regione vi è la Secretaría Regional Ministerial, che è un organo decentrato di ciascun ministero.

Le provincie sono 54 e sono guidate da un Gobernador provincial, anch'esso di nomina presidenziale.

I 346 comuni del Cile sono guidati da un sindaco (Alcade) e un da un consiglio comunale.



l'inno Nazionale della Brasile
L'Himno Nacional de Chile (Inno nazionale del Cile) viene più comunemente chiamato Canción Nacional (canzone nazionale).
Ha una storia composta da due testi e due melodie, che formano tre versioni differenti. Venne composto da Eusebio Lillo e Ramón Carnicer ed ha sei strofe più il coro.

Il coro e la quinta strofa sono quelli che vengono cantati nelle occasioni ufficiali.

L'Himno Nacional de Chile

Coro
Dulce Patria, recibe los votos
Con que Chile en tus aras juró
Que o la tumba serás de los libres
O el asilo contra la opresión.

Dolce Patria, ricevi i voti
Con cui il Cile sui tuoi altari giurò
Per cui la tomba sarai dei liberi
O l'asilo contro l'oppressione
1
Ha cesado la lucha sangrienta;
Ya es hermano el que ayer invasor;
De tres siglos lavamos la afrenta
Combatiendo en el campo de honor.
El que ayer doblegábase esclavo
Libre al fin y triunfante se ve;
Libertad es la herencia del bravo,
La Victoria se humilla a sus pies.

Ha cessato la lotta sanguinosa
Già è fratello quel che ieri invasore
Di tre secoli laviamo l'offesa
Combattendo nel campo dell'onore
Quel che ieri si piegava schiavo
Libero infine e trionfante si vede
Libertà è l'eredità del coraggioso
La Vittoria si umilia ai suoi piedi

2
Alza, Chile, sin mancha la frente;
Conquistaste tu nombre en la lid;
Siempre noble, constante y valiente
Te encontraron los hijos del Cid.
Que tus libres tranquilos coronen
A las artes, la industria y la paz,
Y de triunfos cantares entonen
Que amedrenten al déspota audaz.

Alza, Cile, senza macchia la fronte
Conquistasti il tuo nome nella lotta
Sempre nobile, costante e coraggioso
Ti trovarono i figli del Cid (riferimento agli Spagnoli, figli del Cid Campeador)
Che i tuoi liberi pacifici coronino
Le arti, l'industria e la pace,
E di trionfi cantici intonino
Che intimoriscano il despota audace.

3
Vuestros nombres, valientes soldados,
Que habéis sido de Chile el sostén,
Nuestros pechos los llevan grabados;
Los sabrán nuestros hijos también.
Sean ellos el grito de muerte
Que lancemos marchando a lidiar,
Y sonando en la boca del fuerte
Hagan siempre al tirano temblar.

I vostri nomi, coraggiosi soldati,
che siete stati del Cile il sostegno,
I nostri petti lo portano scolpito;
Lo sapranno anche i nostri figli.
Siano essi il grido di morte
Che lanciamo andando a lottar,
E risuonando nella bocca del forte
Faccian sempre il tiranno tremar.

4
Si pretende el cañón extranjero
Nuestros pueblos osado invadir;
Desnudemos al punto el acero
Y sepamos vencer o morir.
Con su sangre el altivo araucano
Nos legó por herencia el valor;
Y no tiembla la espada en la mano
Defendiendo de Chile el honor.

Se presume il cannone straniero
I nostri paesi osare invadere
Denudiamo giustappunto l'acciaio
E sappiamo vincere o morir.
Con il suo sangue il coraggioso araucano (Arauco, una provincia Cilena)
Ci lasciò in eredità il valore;
E non trema la spada nella mano
Difendendo del Cile l'onor

5
Puro, Chile, es tu cielo azulado,
Puras brisas te cruzan también,
Y tu campo de flores bordado
Es la copia feliz del Edén.
Majestuosa es la blanca montaña
Que te dio por baluarte el Señor,
Y ese mar que tranquilo te baña
Te promete futuro esplendor.

Puro, Cile, è il tuo cielo azzurrino,
Pure brezze anche ti attraversano
E la tua campagna bordata di fiori
È la copia felice dell'Eden.
Maestosa è la bianca montagna
Que ti dette per baluardo il Signore,
E quel mare che tranquillo ti bagna
Ti promette futuro splendor.




6
Esas galas, ¡oh, Patria!, esas flores
Que tapizan tu suelo feraz,
No las pisen jamás invasores;
Con tu sombra las cubra la paz.
Nuestros pechos serán tu baluarte,
Con tu nombre sabremos vencer,
O tu noble, glorioso estandarte,
Nos verá combatiendo caer.

Quelle feste, oh Patria!, quei fiori
que tappezzano il tuo fertile suolo,
Non calpestino mai più invasori;
Con la tua ombra, le copra la pace.
I nostri petti saranno il tuo baluardo,
Col tuo nome sapremo vincere,
O il tuo nobile, glorioso stendardo,
Ci vedrà combattendo cader.



Cucina
La cucina cilena è semplice e non particolarmente variegata. I piatti principali si basano su pesce, manzo e verdure.

Il cibo generalmente non è piccante a eccezione di una salsa rossa molto usata chiamata aji.
La portata principale è accompagnata dalle empanadas (grandi focacce al forno o fritte ripiene di carne o frutti di mare, cipolla, uova, uva passa o di formaggio), oppure dalle humitas (tortillas di mais avvolte nelle foglie di mais).
Il curanto (stufato di pesce, frutti di mare, pollo, maiale, agnello, manzo e patate) è uno dei piatti nazionali più raffinati, diffuso soprattutto nel Sud del Cile.
La parillada è una specialità spesso trascurata dai turisti per i suoi ingredienti anomali (grigliata d’intestini, mammella e sanguinacci).
Sono anche saporiti la cazuela (zuppa con carne o pollo, patata e zucca gialla), il pastel de choclo (soufflè di mais con carne o pollo, cipolla tritata, uovo sodo e olive) e il caldillo de congrio (zuppa con anguilla di mare). Ottime la frutta e la verdura coltivate nella regione centrale.















 
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