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Cuba

Latinoamerica nel Cuore








Cuba
La Repubblica di Cuba è un arcipelago dei Caraibi, posto tra il mar dei Caraibi, il golfo del Messico e l'oceano Atlantico. Verso nord si trovano gli Stati Uniti e Bahamas, a ovest il Messico, a sud le isole Cayman e la Giamaica, e a sud-est Haiti.



Storia

Il periodo precolombiano e la dominazione spagnola
Rappresentazione di una donna Taino.
Cuba era stata abitata da popolazioni amerindie note come Taino, Siboney e Guanajatabey i cui antenati arrivarono dall'America meridionale diversi secoli prima. La prima documentazione storica su Cuba risale al 24 ottobre 1492 quando Colombo avvistò l'isola durante il suo primo viaggio di esplorazione e ne rivendicò il dominio a nome della Spagna.

Gli Spagnoli, così come fecero nel resto delle colonie americane, soggiogarono i circa 100 000 indigeni dell'isola, che nell'arco di un secolo vennero quasi tutti sterminati in primo luogo dalle malattie di origine "europea" contro le quali i sistemi immunitari indigeni non erano preparati, e in secondo luogo dai lavori forzati in cui gli indigeni furono normalmente impiegati. In seguito gli occupanti introdussero nell'isola schiavi africani i quali arrivarono presto a essere una larga parte degli abitanti.

A poco a poco cominciò a crearsi nella borghesia cubana l'insofferenza verso il governo spagnolo e il desiderio di una maggiore autonomia; si ebbero così alla fine dell'Ottocento le due cosiddette "guerre di indipendenza", che furono insurrezioni popolari armate. Nella seconda morì in combattimento il "padre della patria", José Martí.

L'indipendenza e il protettorato statunitense

Il processo di indipendenza dalla Spagna cominciò quando gli Stati Uniti le dichiararono guerra e occuparono l'isola, insediando un governo fantoccio. L'indipendenza fu riconosciuta nel 1902 ma la drastica riduzione della sovranità nazionale rendeva in realtà Cuba un protettorato degli Stati Uniti. Agli inizi del XX secolo gli USA intervennero pesantemente e in più occasioni per condizionare l'azione del governo cubano e i primi presidenti che si succedettero al potere non riuscirono a evitare l'ingerenza statunitense in campo economico e ignorarono le richieste del movimento sindacale e studentesco in campo sociale.

Il 4 settembre 1933 il diffuso malcontento fra i soldati e i sottufficiali nei confronti dei superiori portò alla cosiddetta "rivoluzione dei sergenti" che produsse la cacciata dei vertici militari e la loro sostituzione con i sottufficiali. Il sergente Fulgencio Batista approfittando della situazione divenne capo di stato maggiore dell'esercito. Intanto i movimenti e i partiti di sinistra appoggiarono il golpe militare, favorirono l'assunzione del potere da parte di Ramon Grau San Martin che, divenuto Presidente il 10 settembre 1933, si adoperò contro il monopolio nordamericano che controllava la distribuzione di elettricità e gas, e decise diverse misure di carattere sociale.

Gli statunitensi, allarmati e sollecitati dalle classi tradizionalmente al potere, cercarono di porre rimedio favorendo il golpe militare di Fulgencio Batista che il 15 gennaio 1934 rovesciò il governo di Ramon Grau San Martin. Batista, assumendo la presidenza diretta o mediante presidenti da lui condizionati, rimase dominatore della politica cubana fino al 1944 e con provvedimenti demagogici guadagnò anche il favore delle classi popolari.

Alle elezioni del 1952 Batista tornò protagonista perché, prospettandosi la vittoria elettorale di un candidato sgradito ai grandi capitali, prese il potere con un colpo di stato, appoggiato dalle grandi compagnie dello zucchero e immediatamente legittimato dagli Stati Uniti. Con la garanzia del suo arricchimento personale svendette il 90% delle miniere di nichel e delle proprietà terriere, l'80% dei servizi pubblici, il 50% delle ferrovie a ditte americane, Cuba divenne la capitale del gioco d'azzardo e della prostituzione, ospitando anche esponenti della mafia americana che si impadronirono di alberghi, case da gioco e di prostituzione, sfruttando il turismo statunitense.

La rivoluzione e la presidenza di Fidel Castro
Che Guevara e Fidel Castro nel 1961, fotografati da Alberto Korda.
Dopo un tentativo di insurrezione fallito e un periodo di reclusione, l'avvocato Fidel Castro riorganizzò dal Messico la lotta contro la dittatura insieme ad alcuni volontari, tra cui il medico argentino Ernesto Guevara de La Serna, detto 'Che', e l'italiano Gino Donè Paro, detto 'el Italiano'. La rivoluzione cominciò con la spedizione di 82 persone che, sbarcate sull'isola, affrontarono l'esercito e ripiegarono sui monti della Sierra Maestra per un periodo iniziale di lotta durante il quale cercarono e ottennero il consenso tra la popolazione. Questo permise la costituzione di un piccolo esercito popolare che affrontò quello nazionale attraversando tutta l'isola, fino alla decisiva battaglia di Santa Clara, il 30 dicembre del 1958. La notte di capodanno del 1959 Fulgencio Batista si dette alla fuga trafugando denaro delle riserve nazionali; il 1º gennaio 1959 le colonne ribelli si diressero alla capitale senza incontrare alcuna resistenza e l'8 gennaio Fidel Castro e i barbudos entrarono trionfanti all'Avana.

Le relazioni diplomatiche fra il governo cubano e gli Stati Uniti furono molto conflittuali sin dall'inizio. Castro promosse una rivoluzione sociale ed economica e si occupò subito della riforma agraria espropriando i latifondi e riunendo in cooperative le piccole aziende. L'industria venne nazionalizzata, privando così le imprese statunitensi della proprietà delle raffinerie di zucchero. Gli USA reagirono il 16 aprile 1961 quando il presidente John Fitzgerald Kennedy appoggiò uno sbarco armato degli esuli cubani sulle coste della Baia dei Porci (ricordato, per l'appunto, come sbarco nella baia dei Porci) per cercare di organizzare la controrivoluzione. Il fallimento di questo tentativo provocò però, tra l'altro, l'avvicinamento politico di Cuba all'Unione Sovietica.

Il 25 aprile 1961 gli Stati Uniti decretarono inoltre un embargo totale verso Cuba, costringendo l'isola a dipendere economicamente dall'Unione Sovietica. L'anno successivo, in piena Guerra fredda, l'installazione di impianti missilistici sovietici sul suolo cubano causò la cosiddetta Crisi dei missili di Cuba, che si concluse con un accordo pacifico tra il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy e il russo Nikita Krusciev (allora segretario del Pcus).

Negli anni settanta e ottanta le truppe cubane parteciparono a conflitti armati in Africa, a fianco di movimenti di liberazione nazionale (come l'MPLA in Angola e la SWAPO namibiana) e di alcuni governi comunisti, inoltre sostennero la lotta della popolazione nera in Sudafrica contro il regime dell'apartheid e secondo alcuni fu proprio la battaglia di Cuito Cuanavale, combattuta dai soldati cubani contro le truppe sudafricane che avevano invaso l'Angola, a indebolire fortemente il regime sudafricano e a portarlo alla sua fine. Il fallimento del sistema sovietico nei primi anni novanta ha determinato per Cuba una grave crisi economica, ribattezzata Periodo especial, che ha richiesto grandissimi sforzi per essere sostenuta, e che tuttora non risulta superata. Inizialmente, alcuni accordi commerciali con la Cina hanno contribuito a mitigare gli effetti della crisi economica; più recentemente, l'istituzione dell'accordo internazionale ALBA (Alternativa Bolivariana para América Latina y el Caribe) promosso da Cuba e Venezuela nel 2004, e la sua estensione a un numero crescente di stati latino-americani hanno avviato per l'isola caraibica una lenta ripresa degli scambi commerciali e, in particolare, delle importazioni di petrolio.

Il 31 luglio del 2006 Fidel Castro si dimise dagli incarichi di segretario del Partito Comunista di Cuba, presidente del consiglio di stato, presidente del consiglio dei ministri e capo delle forze armate a causa dei suoi problemi di salute. A succedergli fu il fratello Raul, che il 28 febbraio 2008 venne anche eletto presidente: finora egli ha effettuato alcune riforme economiche che hanno portato alla liberalizzazione del mercato delle "nuove tecnologie" come DVD, telefoni cellulari, computer e altro. Sono state annunciate altre, come la fusione dei due sistemi monetari cubani, moneda nacional e cuc. È stata lanciata una campagna per il superamento di lentezze burocratiche e inefficienze interne.

Dal 14 gennaio del 2013 i cittadini dello Stato caraibico possono uscire liberamente da Cuba con il solo passaporto senza formalità particolari (come accadeva in passato).

ll 17 dicembre 2014, il presidente statunitense Barack Obama annuncia l'intenzione di porre fine all'embargo e la riapertura delle Ambasciate a Cuba. Il 10 aprile 2015 in presenza del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon e di moltissime persone il presidente degli USA Obama ha avuto la prima stretta di mano informale con il presidente cubano Raul Castro. Si prevede un avvicinamento tra Cuba e gli USA.

Il 30 giugno 2015 Cuba e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo per la riapertura delle ambasciate nelle rispettive capitali, puntualmente avvenuta il 20 luglio 2015. Il 14 agosto 2015, alla presenza del Segretario di Stato americano John Kerry, centinaia di cubani hanno assistito alla cerimonia dell'alzabandiera americana davanti all'ambasciata statunitense sul lungomare del Malecon all'Avana.



Clima
La forma allungata dell'isola sull'asse est-ovest e quindi la sua ininfluente differenza di latitudine fra le sue estremità nord e sud, rendono l'isola uniforme dal punto di vista climatico, caratterizzato dal soffio costante degli Alisei che provengono dall'Oceano Atlantico. Il clima tropicale viene diviso in due stagioni, secco nel periodo invernale, da novembre ad aprile e umido da maggio a ottobre. Le temperature medie su scala annuale sono comprese tra 20 e 30 °C e le precipitazioni abbondanti e di forte intensità nel periodo estivo.

La temperatura dall'acqua del mare, anche per la presenza della vicina corrente del Golfo, oscilla tra i 26 °C d'inverno e i 28 – 30 °C del periodo estivo. Durante la stagione umida, in particolare fra settembre e ottobre, si possono verificare gli uragani, sistemi depressionari molto profondi, di estensione variabile tra i 150 e i 600 km di diametro, che riescono a sviluppare venti di straordinaria intensità (fino a 300 km/h) e piogge torrenziali inondanti, che causano gravi problemi alla popolazione cubana.

Fuso orario

Cuba adotta il fuso orario UTC −5 (EST – Eastern Standard Time) e quindi richiede un aggiustamento di −5 ore rispetto al meridiano primo e −6 ore rispetto all'Italia. Osserva inoltre l'ora legale che prevede l'avanzamento di 1 ora in estate.




Religione
La Repubblica di Cuba è uno Stato laico: infatti l'ateismo di Stato è stato abolito nel 1992 e la libertà religiosa è garantita dalla Costituzione.

Secondo il recente (2010-2011) studio dell'ARDA, questa sarebbe l'affiliazione religiosa di Cuba:
59,22% Cristiani
17,98% Agnostici
17,18% Animisti
5,07% Atei
0,21% Induisti
0,20% Universalisti Cinesi
0,15% Altro

Esistono anche altre comunità minori cristiano-protestanti, ebraiche, cristiano-ortodosse.




Lingue
Lo spagnolo è la lingua ufficiale, ed è parlato, senza inflessioni dialettali di sorta, da larghissima parte della popolazione, che lo assume dunque come elemento unificante della realtà nazionale. Il creolo è parlato dalla comunità haitiana.








Politica
La Repubblica di Cuba è, come sancito dalla Costituzione cubana del 24 febbraio 1976 uno "Stato socialista di lavoratori", indipendente e sovrano, laico, organizzato come repubblica unitaria e democratica (Art. 1), in cui il potere è esercitato dal popolo mediante le Assemblee del Potere Popolare (art. 3). La revisione Costituzionale del 1992, avvenuta dopo il dibattito nelle assemblee tenute in tutto il Paese, ha prodotto una nuova Carta ispirata alle idee di José Martí e agli ideali politici di Karl Marx, Friedrich Engels e Lenin.

Le principali modifiche hanno riguardato: garanzie per gli investimenti stranieri; riconoscimento, rispetto e garanzia per le libertà religiose; una maggiore flessibilità per il commercio estero; elezione da parte dei cittadini, con voto diretto e segreto, sia dei delegati alle 14 Assemblee Provinciali sia dei deputati al Parlamento. Cuba è stato il primo Stato nel mondo a recepire nella propria Costituzione i principi ecologici della Conferenza sull'Ambiente e lo Sviluppo di Rio de Janeiro.

Al Partito Comunista di Cuba (PCC) "martiano e marxista-leninista" è assegnato il ruolo di "avanguardia organizzata della nazione cubana" (art. 5). Non propone candidati e tanto meno partecipa alle elezioni non essendoci competizione con altri partiti.
Un cartellone di propaganda: Patria o Morte. Vinceremo
Le elezioni per l'Assemblea Nazionale del Potere Popolare si svolgono in due fasi: in un primo momento i candidati vengono scelti in una sorta di elezioni primarie e l'accettazione della candidatura è subordinata al vaglio del comitato elettorale. Successivamente i candidati sono sottoposti al vaglio del corpo elettorale provinciale e devono conquistare la metà più uno dei consensi per essere eletti[21]. Hanno diritto di voto i cittadini cubani incensurati e maggiorenni (l'età prevista per il raggiungimento della maggiore età a Cuba è 16 anni).

Gli elettori di una circoscrizione hanno la facoltà di revocare in qualsiasi momento il mandato al Deputato o al Delegato. Il voto è segreto[22] e lo spoglio è pubblico. Malgrado ciò molte associazioni denunciano che il conteggio dei voti non venga verificato da osservatori indipendenti o esterni.

Nessun partito politico è autorizzato a nominare candidati o fare campagna elettorale. La Costituzione riconosce il diritto di parola di ognuno ma l'articolo 62 limita l'esercizio delle libertà personali affermando che queste non possono essere esercitate in contrasto con lo Stato socialista e con la volontà popolare di edificare il comunismo. Gli oppositori del sistema politico vigente sostengono che queste condizioni implichino la non libertà dei processi elettorali.[23]




l'inno Nazionale
Si tratta di un inno di combattimento, suonato per la prima volta in occasione della presa di Bayamo nel 1868, nell'ambito della Guerra dei dieci anni.

Il 20 ottobre le forze cubane ottennero la capitolazione delle autorità spagnole di Bayamo e la popolazione festante chiese a Figueredo di creare un inno per celebrare l'evento. Si narra che Figueredo scrisse il testo sul momento senza scendere da cavallo. Due anni più tardi Figueredo venne catturato dagli spagnoli e ucciso ma la Bayamesa divenne celebre in tutta l'isola come richiamo alla lotta del popolo cubano per la libertà della patria e nel 1899, alla fine della guerra anticolonialista, fu adottato come inno nazionale




La Bayamesa
¡Al combate corred bayameses,

que la patria os contempla orgullosa;
no temáis una muerte gloriosa,
que morir por la patria es vivir!


En cadenas vivir es vivir
en afrenta y oprobio sumido.
Del clarín escuchad el sonido;
¡a las armas, valientes, corred!

Alla lotta correte bayamesi,

che la patria vi guarda orgogliosa;
non temete una morte gloriosa,
ché morire per la patria è vivere!


Vivere in catene è vivere
sottomessi all'affronto e alla riprovazione.
Ascoltate il suono del bugle;
alle armi, valorosi, correte!





Cucina
Cuba non è solo mare, spiagge, divertimento… Cuba è questo ma anche molto altro!
Ad esempio Cuba è buon cibo: la cucina tipica cubana, la cucina creola, un incontro tra la cucina africana e la cucina spagnola, è un insieme di sapori che difficilmente dimenticherete una volta assaggiati.
Ecco alcuni piatti tipici della cucina tradizionale cubana che potreste mangiare in uno dei tanti paladares o in famiglia nelle case particular.
Arroz con pollo: riso e pollo è un classico, il classico piatto della domenica. È composto da riso, pollo, verdure varie e a volte per colorare il riso si usa lo zafferano. È molto simile alla paellia spagnola ma l’arroz con pollo cubano in genere è più speziato. Se volete andare sul sicuro è un piatto semplice che piace a tutti, grandi e piccini.
Moros y Cristianos: non lasciatevi spaventare dal nome che può trarre in inganno (deriva dai mori e i cristiani che un tempo dovevano vivere a stretto contatto sull’isola) perchè è un semplice piatto di fagioli neri (mori) e riso bianco (cristiani) ma il tutto speziato a dovere.
Ropa Vieja: anche qui non vi fate ingannare dal nome che significa vecchi vestiti: è uno dei piatti più conosciuti di tutti i caraibi.
E’ fatto con carne di manzo tritata, verdure in salsa (pomodori, peperoni) e ceci e con l’aggiunta di tante spezie, spesso accompagnato da riso. Usanza popolare è mangiare il piatto il secondo giorno perchè così la carne e le verdure si insaporiscono ancora di più.
Masitas de Puerco Fritas: gamba del maiale fritta e poi condita con succo d’arancia o di limone, il tutto accompagnato da verdure fritte, soprattutto cipolle.
Ajiaco: è il piatto nazionale di Cuba. E’ una minestra a base di banane, mais, patate, carne di manzo e di pollo.
Cuban sandwich: è un panino di origini antiche che mangiavano i lavoratori nei campi di canna da zucchero durante le pause dal lavoro. Le fette di pane sono tostate e all’interno c’è carne di maiale, formaggio, prosciutto e senape. L’ideale per un pasto veloce.
















 
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