Panamá - Tierra Latina - Associazione Culturale

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Panamá

Latinoamerica nel Cuore

Panamá è uno Stato dell'America centrale, situato nella parte più stretta della regione istmica.

Confina a nord con il Mar delle Antille, a est con la Colombia, a sud con l'Oceano Pacifico, a ovest e nordovest con la Costa Rica.

Si estende per 75 517 km² e ha una popolazione, nel 2013, di 3.661.868 abitanti.

Panamá è una repubblica presidenziale, l'attuale capo di Stato e del governo è Juan Carlos Varella.

La lingua ufficiale è lo spagnolo, nelle province di Bocas del Toro e di Colón si parla anche il wari wari, un miscuglio d'inglese e spagnolo tipico dei paesi Caraibici. Nelle comarche indigene di Emberá-Wounaan, Kuna Yala e Ngöbe-Buglé si parlano le lingue indigene.






Storia

Le coste del Panamá furono esplorate per la prima volta da Cristoforo Colombo nel 1502 quando, nel corso del suo quarto viaggio, il navigatore si trovava alla ricerca di un passaggio che mettesse in comunicazione l'Oceano Atlantico con l'Oceano Pacifico (che lui riteneva essere l'Oceano Indiano). Colombo ebbe netta la sensazione di trovarsi vicino ad un istmo anche perché gli indigeni confermavano che al di là, oltre le montagne, c'era mare.
Tuttavia, fu solo undici anni dopo che Vasco Nuñez de Balboa riuscì ad attraversare a piedi l'istmo, avvistando l'Oceano Pacifico (un monumento in ricordo dello scopritore si trova a Panamá su Avenida Balboa). Successivamente, la regione divenne una colonia dell'Impero spagnolo.

Nel 1821, sotto la direzione dell'allora colonnello José Fábrega, Panamà dichiarò la propria indipendenza dalla Spagna e si unì alla Repubblica di Colombia (la Grande Colombia di Simón Bolívar). Quando questa si dissolse nel 1830, Panamá rimase parte dello Stato della Colombia.

Intanto tra il 1850 ed il 1855 era stata costruita la prima ferrovia transcontinentale americana, la Panama Railway.

La Repubblica di Panamá nasce da un contenzioso economico scaturito tra gli Stati Uniti e la Colombia, nazione che possedeva i territori panamensi prima del 1903. In seguito al desiderio del presidente statunitense Roosevelt di aprire un canale che collegasse l'Atlantico al Pacifico, e in seguito al rifiuto da parte della Colombia di concedere la gestione dell'istmo ad un consorzio nordamericano, gli Stati Uniti inviarono nel territorio panamense la nave da guerra Nashville, che conquistò facilmente il territorio. Il 3 novembre 1903, la Repubblica di Panamá dichiarò la propria indipendenza dalla Colombia. Il Presidente del Consiglio Municipale Demetrio H. Brid, la più alta autorità all'epoca, divenne Presidente de facto e nominò il 4 novembre un governo provvisorio a dirigere gli affari della nuova repubblica. Gli Stati Uniti, primo stato a riconoscere la nuova repubblica, inviarono l'esercito a difenderne gli interessi economici legati al canale. L'Assemblea Costituente del 1904 elesse Manuel Amador Guerrero, importante membro del partito dei Conservatori, primo presidente costituzionale della Repubblica di Panamá.

Nel dicembre del 1903, rappresentanti della repubblica firmarono il Trattato Hay-Bunau Varilla con gli Stati Uniti, che garantì il diritto a questi ultimi di costruire ed amministrare indefinitamente il Canale di Panamá, che sarebbe stato aperto nel 1914. Il trattato generò un contenzioso diplomatico tra i due paesi, che raggiunse il punto critico nelle rivolte del Giorno dei Martiri (9 gennaio 1964). Nel 1977 la firma dei trattati Torrijos-Carter pose fine al contenzioso.

L'intento originale dei padri fondatori era di portare pace ed armonia tra i due maggiori partiti, i Conservatori e i Liberali. Il governo panamense attraversò comunque periodi di instabilità e corruzione e, in vari momenti della sua storia, il mandato di un presidente eletto terminò prematuramente. Nel 1968 un golpe rovesciò il governo del recentemente eletto Arnulfo Arias Madrid. Il generale Omar Torrijos riuscì ad assumere un forte ruolo di potere all'interno della giunta militare a capo del Paese e, in seguito, ad imporsi in modo autocratico fino al giorno della sua morte, avvenuta apparentemente in un incidente aereo nel 1981.

Dopo la morte di Torrijos, il potere passò nelle mani del generale Manuel Noriega, precedentemente a capo della polizia segreta panamense ed ex-informatore della CIA. Gli Stati Uniti rivolsero a Noriega l'accusa di traffico di droga internazionale e il 20 dicembre 1989 ventisettemila soldati statunitensi invasero Panamá, con l'intenzione di rimuovere Noriega. Poche ore dopo l'avvio dell'operazione Just Cause, in una cerimonia che ebbe luogo all'interno della base militare statunitense nella precedente Zona del Canale di Panama, Guillermo Endara (vincitore nelle elezioni del maggio 1989) prestò giuramento come nuovo presidente di Panamá.

Dieci anni dopo l'invasione, l'amministrazione del Canale tornò sotto il controllo panamense, in accordo con la tempistica stabilita nei Trattati Torrijos-Carter. Dopo l'invasione, Noriega trovò asilo presso la missione diplomatica della Santa Sede, rappresentata a Panamá da mons. José S. Laboa. Noriega si arrese ai militari statunitensi dopo che erano state diffuse voci che la folla era pronta ad assaltare la nunziatura apostolica ed a linciarlo. Condotto in Florida, ne fu richiesta formalmente l'estradizione e fu processato. Pochi giorni prima della scarcerazione, alla fine di agosto 2007, il giudice statunitense William Turnoff ha concesso il via libera all'estradizione in Francia dell'ex dittatore, che deve scontare una ulteriore condanna del tribunale francese, respingendo così la richiesta degli avvocati di Noriega di permettergli il ritorno a Panama.

In ottemperanza ai Trattati Torrijos-Carter, gli Stati Uniti hanno restituito tutto il territorio del Canale a Panamá il 31 dicembre 1999, ma si sono riservati il diritto di intervenire militarmente nell'interesse della sicurezza nazionale.

La popolazione di Panamá ha approvato l'ampliamento del Canale, in modo da incrementare il numero di navi in transito.

La politica a Panamá si muove sulla struttura di una repubblica democratica, presidenziale. Il Presidente della Repubblica è sia capo di Stato, sia capo del governo. Il sistema politico è multipartitico. Il potere esecutivo è esercitato dal Governo. Il potere legislativo è assegnato sia al Governo, sia all'Assemblea Nazionale. La magistratura è indipendente sia dal potere esecutivo, sia da quello legislativo.


Politica
Il Panama è uno stato sovrano e indipendente fin dalla sua separazione dalla Colombia il 3 novembre 1903. Questa è una repubblica unitaria, repubblicana, rappresentativa e democratica, soprattutto dopo l’espulsione del governo di  Noriega nel 1989.

Il suo nome ufficiale è “ República de Panamá “.

La Costituzione del 1972, ha subito modifiche nel 1978, 1983 e 1994,  cambiando l’organizzazione dei poteri della Repubblica di Panama.

Il Presidente

VAP - Benvenuto - Politica - Ricardo Martinelli Presidente Panama visita officiale al VaticanoLa maggioranza semplice è sufficiente per essere eletto presidente, non esiste un secondo ballotaggio.

Il presidente non può essere rieletto per due mandati presidenziali consecutivi ed é il capo di Stato e del  governo.

Il presidente eletto nomina i membri del suo governo.




Il Vice-Presidente

Vice-Presidenti, in numero di due, sono eletti a suffragio universale diretto, allo stesso tempo che il Presidente, sulla stessa scheda elettorale. Il loro mandato è di cinque anni.

Per quanto riguarda l’elezione del presidente, a maggioranza semplice, è sufficiente per essere eletto vice-presidente e non c’è secondo ballotaggio.

L’assemblea Nazionale



Come in molti altri paesi centroamericani, il Parlamento di Panama è  unicamerale composto da una camera singola.

L¨Assemblea Legislativa cosí chiamata fin dal 1972 a subito una riforma costituzionale nel 2004 e cambió il nome a Assemblea Nazionale.

I membri che lo compongono sono eletti a suffragio universale diretto (s.135 e 146 della Costituzione), per un periodo di cinque anni (art. 148 della Costituzione).

Con la riforma costituzionale del dicembre 2002 il  numero dei deputati  è stato aumentato a 78 per il periodo 2004-2009, Dopo le elezioni del 3 maggio 2009 L´assemblea Nazionale ha  abbassato a 71 i suoi deputati (articolo 147 della Costituzione).



Clima




Il clima è assimilabile a grandi linee a quello dei caraibi, con numerosi spunti equatoriali soprattutto lungo la costa caraibica e decisamente meno lungo la costa pacifica ad eccezione della parte più meridionale del paese, stagione "secca" molto calda e temperature massime sempre sui 33-35 °C, con una percepibile percentuale di umidità relativa ma anche buona ventilazione; la stagione umida o delle piogge dura da aprile a novembre (in alcune zone è coinvolto anche tutto dicembre) ed è molto afosa, con temperature medie massime diurne tendenzialmente tra i 29 e i 31 gradi (talvolta leggermente più miti), piogge giornaliere costanti e forte umidità relativa (il minimo valore diurno medio attorno al 65%). Ovunque nel paese le temperature minime giornaliere raramente scendono poco sotto i 20 °C al livello del mare fino alle zone di bassa collina.



Religione
Le seguenti percentuali sono i dati secondo lo studio mondiale riguardo all'affiliazione religiosa per paese, realizzata da Pew Research Religion & Public Life Project:

75,3% Cattolici

16,4% Protestanti

4,8% Non affiliati (Credenti senza affiliazione, agnostici, atei)

2,1% Altre religioni

1,3% Altri cristiani

Il 93,0% degli abitanti sono cristiani.







Lingue
La lingua ufficiale è lo spagnolo, a causa della presenza di immigrati, ci sono minoranze significative di inglese, italiano, cinese, arabo, ecc. Nelle cinque regioni indigene del paese (parlano lingue native e afro-caraibiche).


Inno Nazionale
L'Himnho Istmeño (in italiano: Inno dell'Istmo) è l'inno nazionale di Panamá. La musica è stata composta da Santos Jorge e il testo è stato scritto da Jeronimo de la Ossa.




L'Himnho Istmeño
Alcanzamos por fin la victoria
En el campo feliz de la unión;
Con ardientes fulgores de gloria
Se ilumina la nueva nación.


Es preciso cubrir con un velo
Del pasado el calvario y la cruz;
Y que adorne el azul de tu cielo
De concordia la espléndida luz.


El progreso acaricia tus lares.
Al compás de sublime canción,
Ves rugir a tus pies ambos mares
Que dan rumbo a tu noble misión.


En tu suelo cubierto de flores
A los besos del tibio terral,
Terminaron guerreros fragores;
Sólo reina el amor fraternal.


Adelante la pica y la pala,
Al trabajo sin más dilación,
Y seremos así prez y gala
De este mundo feraz de Colón.



Cucina
La cucina panamense è una cucina semplice che ha ereditato da altri paesi centro e sud americani molte ricette e usanze gastronomiche rielaborandole secondo i propri gusti ed ingredienti. La maggior parte dei piatti sono prevalentemente a base di pollo o maiale arrosto, accompagnati da riso, fagioli e molte spezie. Il sancocho è uno stufato di pollo e verdure che viene preparato anche in altri paesi come la Colombia o Santo Domingo. Nelle zone costiere i piatti principali sono naturalmente a base di pesce. Abbondano i ristoranti dove si posso mangiare deliziosi frutti di mare e crostacei di grandi dimensioni, cucinati in maniera prelibata. Uno dei piatti nazionali è il chevice, pesce servito crudo dopo una abbondante marinatura con succo di lime, chili, erbe aromatiche e cipolla. Altri piatti, spesso serviti come contorno, sono i patacones (banane verdi fritte in olio di palma), le frittelle di yucca, le tortillas di mais o le empanadas ripiene di pollo e formaggio.
Il paese vanta inoltre una grande produzione di frutta, che è alla base di ottime bevande analcoliche, di cereali, patate e caffè. Tra gli alcolici quelli di maggiore consumo sono la birra e il seco, ottenuto dalla distillazione della canna da zucchero, in maniera analoga a quello che avviene con il rum, ma con un risultato meno pregiato. Da non perdere i batidos, rinfrescanti frullati di frutta fresca come papaya, ananas o mango, che vengono serviti un po’ ovunque, dai mercati ai numerosi bar sulle spiagge.














 
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