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Messico

Latinoamerica nel Cuore








Il Messico (spagnolo: México; nahuatl: Mēxihco), ufficialmente gli Stati Uniti Messicani (spagnolo: Estados Unidos Mexicanos; nahuatl: Mēxihcatl Tlacetilīlli Tlahtohcāyōtl), è una democrazia rappresentativa composta di 31 Stati e un distretto federale che occupa la parte meridionale dell'America Settentrionale. Secondo l'attuale costituzione, la sede dei poteri della federazione e capitale dello Stato è Città del Messico, il cui territorio è stato designato come il Distretto Federale.

Il Messico è delimitato a nord dal confine con gli Stati Uniti d'America, a est dal golfo del Messico e dal mare Caraibico, a sud-est da Belize e Guatemala, e a ovest dall'oceano Pacifico. Si estende su di una superficie di 1.972.550 km² (al quattordicesimo posto tra gli stati più estesi del mondo) ed è popolato da 117.409.830 persone, il che lo rende il più popoloso paese di lingua spagnola. Lo spagnolo convive in Messico con molte lingue indigene, ufficialmente riconosciute.

L'insediamento umano in questo territorio risale a circa 11.000 anni fa; da allora si succedettero svariati popoli, sia agricoltori della mesoamerica sia nomadi. Dopo la conquista spagnola, il Messico cominciò la sua lotta per l'indipendenza politica nel 1810. In seguito, per quasi un secolo, il paese è stato coinvolto in una serie di guerre interne e di invasioni straniere che hanno avuto un impatto forte in tutti gli ambiti della vita messicana. Per la maggior parte del XX secolo (principalmente per la prima metà) si assistette a un periodo di forte crescita economica nel contesto di una politica dominata da un unico partito politico.

Per volume di prodotto interno lordo (PIL) nominale, il Messico è considerata la quattordicesima economia mondiale. Tuttavia, la distribuzione della ricchezza è così diseguale che gli indici di sviluppo umano possono variare da valori paragonabili a quelli di nazioni sviluppate come la Germania[6] ad altri vicini a quelli del Burundi. Per una buona parte del XX secolo la principale fonte di ricchezza del paese è stato il petrolio, anche se il processo di industrializzazione del paese ha permesso la diversificazione dell'economia. Le rimesse dei lavoratori all'estero sono aumentate di anno in anno e rappresentano oggi il 3% del PIL costituendo un'importante fonte di valuta estera per il paese, accanto ai proventi delle esportazioni di petrolio e del turismo. Il Messico con la caduta di Pablo Escobar è caduto in un vera e propria guerra civile per il controllo delle rotte della droga per l'America tra i vari cartelli della droga, che ad oggi ha portato ad oltre 20'000 morti.

Il Messico è una potenza regionale e il solo paese dell'America Latina a essere membro dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) sin dal 1994.



Storia

La prima civiltà del Centroamerica fiorì in una fertile zona a sud del Golfo del Messico più di tremila anni fa. Gli olmechi vi istituirono un’organizzazione civile, militare e religiosa che, negli anni a venire, avrebbe influenzato altre più recenti culture centroamericane. I maya, i purepecha, gli huastechi e gli aztechi, tra gli altri popoli, diedero vita a imperi le cui vestigia possono essere ammirate a Uxmal (Yucatán), a Tzintzuntzan (Michoacán), a El Tajín (Veracruz) e a Città del Messico, dove si trova il famoso Templo Mayor. Le loro magnifiche città si inseriscono in un sistema religioso e commerciale che sviluppò conoscenze scientifiche di alto livello. I maya introdussero lo zero in matematica in questo emisfero, così come fecero gli arabi in oriente; paradossalmente, però, non utilizzarono la ruota per scopi meccanici.

I conquistadores spagnoli portarono in America le tradizioni europee e imposero una nuova religione. Da questa violenta fusione sorse la Nuova Spagna, una cultura meticcia. Tre secoli più tardi, ispirato alle idee rivoluzionarie che avevano pervaso la Francia, il sacerdote Miguel Hidalgo diede inizio a una guerra che sarebbe durata 11 anni (1810-1821) e che avrebbe portato il Messico all’indipendenza dalla Spagna. Invasa dagli Stati Uniti e dalla Francia, la nuova nazione messicana dovette affrontare nel XIX secolo dure battaglie secolo in difesa della libertà.

Il presidente Benito Juárez diede il via a un periodo di stabilità e di crescita. A sua volta, Porfirio Díaz consolidò la moderna nazione messicana, anche se i più poveri dovettero pagarne lo scotto. Terra, libertà e democrazia furono le massime della rivoluzione messicana, che scoppiò nel 1910. Per la prima metà del XX secolo, il Paese fu retto da governi militari. Nel XXI secolo, il Messico si batte per eccellere in ambito internazionale.





Clima
Il Messico è un Paese con una gran diversità climatica. La posizione geografica del paese lo colloca in due zone ben distinte separate dal Tropico del Cancro. Questo parallelo potrebbe separare idealmente il Paese in una regione tropicale e una regione temperata. Tuttavia, la topografia e la presenza degli oceani hanno una grande influenza nella formazione della mappa climatica messicana.

In questo modo, in Messico si possono trovare i climi freddi delle cime montane a poche centinaia di chilometri dai climi più caldi della piana costiera. I climi più estremi sono quello dello Stato di Chihuahua, dove si registrano temperature tra le più basse del paese che possono toccare i −20 °C, e quello del deserto di Sonora, dove talvolta si superano i 45 °C. Si presenta poi una regione dal clima caldo e piovoso lungo le pianure costiere del Golfo del Messico e del Pacifico. Questa regione presenta temperature comprese tra 15,6 °C e 40 °C. Un'altra regione dal clima caldo è quella compresa tra i 614 e gli 830 m sul livello del mare, dove le temperature variano tra 16,7 °C della media di gennaio e 21,1 °C di luglio. La regione fredda è quella compresa tra i 1 830 m sul livello del mare e i 2 745 m.

Un clima temperato semi-umido presenta temperature che variano tra i 10 e i 20 °C, con precipitazioni non superiori ai 1 000 mm all'anno. A un'altitudine superiore ai 1 500 m, la presenza di questo ambiente dipende dalla latitudine della regione. In aree con tali condizioni meteorologiche, le gelate sono una costante che si verifica ogni anno.

Un secondo tipo di clima è quello caldo-umido e caldo semi-umido. In aree con questo clima, piove durante l'estate o per tutto l'anno. Le piogge raggiungono i 1 500 mm annui con temperature medie tra i 24 e i 26 °C. Le aree con questo clima si trovano prevalentemente lungo la piana costiera del Golfo del Messico, dell'oceano Pacifico, dell'Istmo di Tehuantepec, nel nord del Chiapas e nella penisola dello Yucatán.

Il clima tropicale secco presenta varietà rispetto ai climi elencati in precedenza. Si localizza lungo le pendici della Sierra Madre Occidentale e Orientale, nei bacini superiori dei fiumi Balsas e Papaloapan, così come in alcune regioni dell'Istmo di Tehuantepec, della penisola dello Yucatán e dello Stato del Chiapas. Il clima tropicale secco è, quindi, quello che si presenta sulla regione più vasta tra i climi estremi caldi del Messico.

Le zone temperate sono quelle regioni in cui la pioggia annuali sono inferiori ai 350 mm. La temperatura media annuale varia tra i 15 e i 25 °C, e il tasso delle precipitazioni è altamente variabile. La maggior parte del territorio messicano che si trova a nord del Tropico del Cancro presenta queste caratteristiche.

La stagione umida va da maggio a ottobre. In media piove 70 giorni all'anno. Il tono dominante, tuttavia, è la mancanza di precipitazioni in più parti del territorio, un dato di fatto connesso alle presenza di alte montagne che ostacolano l'avanzata delle nuvole cariche di pioggia e che fanno da cornice all'altopiano messicano. Nella zona temperate degli altopiani la media è 635 mm di pioggia all'anno. Nelle regioni più fredde, ad alta quota, si registrano tassi di 460 mm. Nell'area semidesertica a nord dell'altopiano messicano si registrano appena 254 mm di pioggia all'anno. In contrasto con l'aridità di questa regione (in cui si concentra l'80% della popolazione messicana), in alcune aree del paese si registrano quasi 1 000 mm di precipitazioni all'anno, con punte di 3 000 mm.

La temperatura media del paese è di circa 19 °C.





Religione





La religione predominante è la cattolica (83,9%), seguono protestanti (7,6%), religioni altre (2,5%) e atei (4,6%). Alcuni amerindi, pur dichiarandosi cattolici, praticano in realtà una religione sincretista, che mescola il cristianesimo e alcuni elementi degli antichi culti aztechi e maya. I Mormoni si stanno diffondendo in modo significativo nelle principali città presso il confine nord-orientale. L'ebraismo è presente da molti secoli in Messico e attualmente vi sono circa 100 000 ebrei nel paese. Un culto interessante e poco conosciuto, diffuso in Messico, America centrale e USA meridionali è quello della Santa Morte.




Lingue
In Messico, a livello costituzionale, de jure non esiste una lingua che venga designata come lingua ufficiale.[19] Tuttavia, la Ley General de los Derechos Lingüísticos riconosce lo status di lingua nazionale allo spagnolo e alle lingue indigene native del territorio, così come a quelle di altri popoli indios che si sono stabiliti nel loro territorio. Lo spagnolo è la lingua dominante nelle attività ufficiali, anche se vi è un intento di farne la lingua ufficiale del paese. Lo spagnolo è parlato da quasi la totalità dei messicani.

Circa il 7% della popolazione parla una lingua amerindia. Il Governo riconosce 62 lingue amerindie, tra le quali le più parlate sono il Nahuatl e il Maya (entrambe con 1,5 milioni di parlanti). Altre, come il Lacandon, sono usate da meno di 100 persone. Il governo ha promosso programmi educativi bilingue (in Spagnolo e in una lingua locale) presso le comunità indigene rurali.

L'Inglese è molto conosciuto nelle grandi città, presso il confine statunitense e nelle località balneari. L'inglese sta diventando popolare soprattutto fra i giovani, mentre le più prestigiose scuole private offrono un'educazione bilingue.

Da segnalare è inoltre la comunità di Chipilo nello Stato di Puebla, documentata da vari linguisti (tra cui Carolyn McKay). La città, infatti, venne fondata nel 1882 da immigrati provenienti dal Veneto. Mentre tutti gli altri Europei di origine non spagnola hanno finito col perdere la loro lingua originaria, gli Italo-messicani abitanti di Chipilo (e di alcune zone vicine) conservano straordinariamente inalterata la lingua veneta parlata dai loro nonni, rappresentando perciò una minoranza linguistica non riconosciuta ufficialmente.



Politica
Secondo la Costituzione Politica del Messico il Paese è una Repubblica presidenziale, rappresentativa e federale integrata da 31 stati liberi e sovrani e un distretto federale (la capitale), sede dei poteri della federazione.

Il Presidente svolge i compiti di capo di stato e di governo allo stesso tempo e ha la facoltà di nominare i titolari delle segreterie di Stato, e che fanno parte dunque del gabinetto presidenziale.

Il suo mandato dura sei anni e non esiste la possibilità di una rielezione neanche come vicepresidente.

Nel caso in cui un presidente della Repubblica si trovasse in condizione di non poter terminare il proprio mandato, la presidenza ricadrebbe ad interim nelle mani di una persona eletta dal Congresso. Dal 2006 al 2012 il presidente del Messico è stato Felipe Calderón Hinojosa (PAN).

In occasione di queste ultime elezioni, la coalizione del candidato presidenziale Andrés Manuel López Obrador (PRD), giunto secondo di misura (terzo fu Roberto Madrazo del PRI) denunciò pesanti brogli a favore del candidato del PAN Felipe Calderón.

Il nuovo presidente eletto nel 2012 è Enrique Peña Nieto, candidato del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI).

Principali partiti nelle elezioni del 2 luglio 2006:
PAN party.png Partito Azione Nazionale (PAN), fondato nel 1939. Si tratta di un partito politico di centro-destra che fa parte dell'Internazionale Democratica Centrista.
PRI party.png Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI), fondato nel 1929, anche se il nome attuale porta la data del 1946. Membro dell'Internazionale Socialista è un partito di centro-sinistra generalmente attestato su posizioni di centro moderato.
PRD party.png Partito della Rivoluzione Democratica (PRD), fondato nel 1989. È il principale partito della sinistra messicana, come il PRI è membro dell'Internazionale Socialista.
PT party.png Partido del Trabajo (PT), fondato nel 1990.
PVEM party.png Partido Verde Ecologista de México (PVEM), fondato nel 1986.
CON party.png Movimiento Ciudadano, fondato nel 1997 come "Convergencia por la Democracia" poi cambiando il nome a "Convergencia".
PNA party.png Partido Nueva Alianza (PNA o PANAL), fondato nel 2005.

Il 2 luglio 2000 fu eletto presidente Vicente Fox (PAN), che sconfisse Francisco Labastida (PRI), mentre terzo giunse Cuauhtémoc Cárdenas (PRD).

Il 21 agosto 1994 fu eletto presidente Ernesto Zedillo (PRI), che sconfisse nettamente Diego Fernández de Cevallos (PAN) e Cuauhtémoc Cárdenas (PRD).

Il 6 luglio 1988 fu eletto presidente Carlos Salinas (PRI), che sconfisse nettamente Cuauhtémoc Cárdenas (PRD) e Manuel Clouthier (PAN).

Il parlamento è eletto ogni tre anni, quando occorre simultaneamente al presidente.

Il Messico fa parte dell'OEA e dell'APEC.

Himno Nacional Mexicano (Inno Nazionale Messicano) è il titolo dell'inno nazionale messicano. È stato composto da Francisco González Bocanegra e Jaime Nuno, che vinsero il concorso indetto dall'allora presidente del paese e Generalissimo Antonio Lopez de Santa Anna. Fu cantato per la prima volta dall'italiano Lorenzo Salvi con la direzione di Giovanni Bottesini, il 18 settembre 1854.

Himno Nacional Mexicano

Coro

Mexicanos, al grito de guerra

el acero aprestad y el bridón,

y retiemble en sus centros la tierra

al sonoro rugir del cañón.

I

Ciña, ¡Oh Patria! tus sienes de oliva

de la paz el arcángel divino,

que en el cielo tu eterno destino,

por el dedo de Dios se escribió;

Mas si osare un extraño enemigo,

profanar con su planta tu suelo,

piensa, ¡Oh Patria querida! que el cielo

un soldado en cada hijo te dio.

Coro

II

En sangrientos combates los viste

por tu amor palpitando sus senos,

arrostrar la metralla serenos,

y la muerte o la gloria buscar.

Si el recuerdo de antiguas hazañas

de tus hijos inflama la mente,

los laureles del triunfo, tu frente

volverán inmortales a ornar.

Coro

III

Como al golpe del rayo la encina

se derrumba hasta el hondo torrente,

la discordia vencida, impotente,

a los pies del arcángel cayó;

Ya no más de tus hijos la sangre

se derrame en contienda de hermanos

sólo encuentra el acero en tus manos

quien tu nombre sagrado insultó.

Coro

IV

Del guerrero inmortal de Zempoala

te defienda la espada terrible,

y sostiene su brazo invencible

tu sagrado pendon tricolor;

El será el feliz mexicano

en la paz y en la guerra el caudillo,

porque el supo sus armas de brillo

circundar en los campos de honor.

Coro

V

¡Guerra, guerra sin tregua al que intente

de la patria manchar los blasones!

¡Guerra, guerra! Los patrios pendones

en las olas de sangre empapad:

¡Guerra, guerra! En el monte, en el valle

los cañones horrísonos truenen,

y los ecos sonoros resuenen

con las voces de ¡Unión! ¡Libertad!

Coro

VI

Antes, patria, que inermes tus hijos

bajo el yugo su cuello dobleguen,

tus campiñas con sangre se rieguen,

sobre sangre se estampe su pie;

Y tus templos, palacios y torres

se derrumben con hórrido estruendo,

y sus ruinas existan diciendo:

de mil héroes la Patria aquí fue.

Coro

VII

Si a la lid contra hueste enemiga

nos convoca la trompa guerrera,

de Iturbide la sacra bandera

¡Mexicanos! valientes seguid:

Y a los fieros bridones les sirvan

las vencidas enseñas de alfombra;

los laureles del triunfo den sombra

a la frente del bravo adalid.

Coro

VIII

Vuelva altivo a los patrios hogares

el guerrero a contar su victoria,

ostentando las palmas de gloria

que supiera en la lid conquistar:

Tornaranse sus lauros sangrientos

en guirnaldas de mirtos y rosas,

que el amor de las hijas y esposas

tambien sabe a los bravos premiar.

Coro

IX

Y el que al golpe de ardiente metralla

de la patria en las aras sucumba,

obtendrá en recompensa una tumba

donde brille de gloria la luz:

Y de Iguala la enseña querida

a su espada sangrienta enlazada,

de laurel inmortal coronada,

formará de su fosa la cruz.

Coro

X

¡Patria! ¡Patria! tus hijos te juran

exhalar en tus aras su aliento,

si el clarín con su bélico acento,

los convoca a lidiar con valor:

¡Para ti las guirnaldas de oliva!

¡Un recuerdo para ellos de gloria!

¡Un laurel para ti de victoria!

¡Un sepulcro para ellos de honor!



Cucina
Quando i conquistadores spagnoli raggiunsero la capitale azteca Tenochtitlan (l'antica città su cui sorge ora Città del Messico), scoprirono che la dieta indigena consisteva principalmente di piatti basati su mais, conditi con peperoncini ed erbe e in genere accompagnati da fagioli e zucca. Nel tempo i conquistadores combinarono la propria dieta composta da riso, manzo, maiale, pollo, vino, aglio e cipolle con il cibo indigeno del Messico pre-Colombiano (che includeva cacao, pannocchie, pomodori, vaniglia, avocado, papaia, ananas, peperoncino, fagioli, zucca, patate dolci, arachidi e tacchino). Il totopo (una "tortilla" di mais salata cotta in forno a legna) potrebbe essere un risultato di questo connubio.

Gran parte del cibo messicano odierno è basato su tradizioni pre-ispaniche, comprese quelle azteche e maya, combinate con lo stile culinario introdotto dai coloni spagnoli. Le Quesadillas, per esempio, sono "tortilla" di farina o mais con formaggio (tipicamente un formaggio messicano morbido come il Queso Blanco), manzo, pollo, maiale e altro ancora; l'eredità indigena di quest'ultimo, come di molti altri piatti tipici, è il peperoncino (chili). Piatti come questi sono tipicamente molto colorati grazie alla ricca varietà di verdure (tra cui i peperoncini, i peperoni verdi, broccoli, cavolfiori e ravanelli) e di carni nel cibo messicano. Anche la cucina caraibica ha influenzato alcuni piatti Messicani, in particolar modo alcuni piatti regionali di Veracruz e dello Yucatàn. Infine l'occupazione francese ha a sua volta contribuito in qualche misura a formare la cucina attuale messicana.

Pietanza
I cibi messicani cambiano da regione a regione a causa delle differenze climatiche, geografiche, etniche e, non ultimo, a seconda della maggiore o minore influenza ispanica. La zona settentrionale del Messico è nota per la produzione di manzo e di conseguenza si distingue per le pietanze basate su queste carni. La zona meridionale, d'altra parte, è conosciuta per i piatti con verdure piccanti e pollo. I prodotti del mare vengono preparati in un modo chiamato "stile Veracruz".

Esistono anche piatti più esotici, cucinati in stile Azteco o Maya, con ingredienti piuttosto inusuali quali iguane, serpenti a sonagli, cervi, scimmie, ragni e persino qualche tipo di insetto; queste pietanze sono note come comida prehispánica (cibo preispanico) e, per quanto non molto comuni, sono comunque relativamente piuttosto conosciute.

Va distinta l'autentica cucina Messicana dalle Cal-Mex (di origine Californiana), Tex mex (di origine Texana) e da quella tipica dello stato USA del Nuovo Messico, che è diventata la più famosa, come i burritos.

I piatti principali e più famosi sono i tacos, barbacoa, la salsa guacamole, le tortillas. La bevanda più famosa è la tequila, derivata dalla pianta dell'Agave come l'aguardiente, mezcal, ecc.



















 
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